Lettera a Senofonte Filelfo rispondendo alle sue comunicazioni

Opera: Epistolae collectae XXIV 10
Dedicatario/Destinatario: Filelfo Senofonte 
Fonti: Firenze, Biblioteca Riccardiana, 763, f. 354v
Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 288v
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 166r
Lingua: Latino
Incipit: 
Legi diligenter litteras tuas, quas quarto Nonas Octobres ad me dederas
Explicit: 
Nos omnes valemus recte. Vale etiam tu, cum nostris omnibus.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, IIII Idus Decembres MCCCCLXIIII.
Luogo: Milano 
Data normalizzata: 10-dic-1464
Parole chiave / keywords: autobiografia
Regesto: 
F. biasima il figlio per aver affidato del denaro a Iacopo da Incino che ancora non ha dato sue notizie: Senofonte si sarebbe dovuto ricordare del detto di Socrate: ognuno faccia l'arte che sa fare. Il poeta comunica al figlio che costui è partito da Milano a settembre e dunque in breve dovrebbe arrivare a Ragusa (Dubrovnik) da Senofonte. Infine, F. informa il figlio di avergli mandato entrambe le lettere che questi desiderava avere dal duca Francesco Sforza.
Autori e testi citati: Socrates
Indice onomastico-Persone: Iacopo da Incino 
Sforza Francesco I 
Indice onomastico-Luoghi: Dubrovnik 
Milano 
Note: 
Il rinvio alla sentenza socratica "quam quisque novit artem in hac se exerceat" è in realtà una frase che ricorre in Aristofane ('Vespe', v. 1431), la cui versione latina si deve a Cicerone ('Tusc'. I 18, 41), poi entrata nei repertori delle sentenze medievali fino ad arrivare agli 'Adagia' di Erasmo (n. 1182).
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1083.
Responsabile della scheda: Nicoletta Marcelli (2014-10-21)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-27)
Ultima modifica: 25-gen-2023
Creazione: 25-gen-2023
Licenza di utilizzo: 
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