Delectasti me tu profecto mirum in modum, Peter Calaber, in his praedicationibus, quas proximis

quae caeteri omnes doctissimi gravissimique viri vel acutissime invenerunt vel disseruerunt subtilissime. Vale.

Inviando un biglietto di congratulazioni al frate predicatore degli esercizi spirituali in Quaresima a Milano, F. sviluppa la teoria della retorica antica, come arte dell'espressione di un contenuto eticamente utile che possa essere nello stesso tempo di diletto e di giovamento per gli ascoltatori. Secondo la nota massima di Catone ripresa fra gli altri da Quintiliano, Fra Pietro dovrà essere un 'vir bonus dicendi peritus'. Si ricorda, quindi, l'invenzione della retorica ad opera di Empedocle di Agrigento e Zenone di Elea, considerati da F. filosofi pitagorici. F. raccomanda al frate calabrese di avvalersi degli strumenti della retorica e gli consiglia di perseguire ancora lo studio di Cicerone per eccellere nell'arte omiletica.