Lettera a Sisto IV in occasione della pestilenza con raccomandazioni per la sua salute e richiesta di aiuto per le figlie nubili

Opera Data: Epistolae collectae XLV 47
Recipient: Sisto IV 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Quid oportet quenquam mirari, si sanctissimo domino nostro, Sisto Quarto, pontifici maximo, non possim non vaehementissime timere ab efferata illa atque perhorrenda corrupti caeli truculentia
Explicit: 
modo consulas vitae tuae; quam ut Deus optimus maximus quamdiutissime incolumem tueatur, quibus possum pientissimis precibus oro atque obsecro. Vale, pater claementissime.
Attested date: Ex Mediolano, VI Kal. Augustas MCCCCLXXVI.
Place: Milano
Normalized date: 27-Jul-1476
Keywords: autobiografia
curia romana
malattie
medicina
paremiografia
pestilenza
Regesto: 
In occasione della pestilenza che ha colpito Roma ed imperversa con particolare crudeltà, F. manifesta al Papa Sisto IV le sue preoccupazioni per la sua salute, raccomandandogli di badare in primo luogo ad evitare di esporsi al contagio. F. attribuisce il morbo alla corruzione dell'aria dopo due estati particolarmente torride, come insegna il mito omerico interpretato in chiave evemeristica. Achille, il quale apprese la medicina dal centauro Chirone, insieme all'arte militare ed alla musica, ha poteri terapeutici e sa che il male è causato da Era/Giunone, cioè dall'aria, per l'ira di Apollo, che corrisponde alla particolare violenza del sole. In questi tempi calamitosi, Sisto IV, paradigma di tutte le virtù, presidio della Cristianità e baluardo contro i nemici deve provvedere a non ammalarsi, giacché è il solo ad amministrare l'erario con giustizia, provvedendo alle necessità degli uomini onesti, come nel passato vediamo negli esempi di Dionisio il Vecchio e Ciro il Vecchio. Senza di lui la Cristianità sarebbe perduta e andrebbe incontro al naufragio. Da parte sua, F. si vede nella dolorosa condizione della vedovanza e dei 24 figli generati, 12 maschi ed altrettante femmine: solo un maschio e quattro femmine sopravvivono, fra le quali suor Augusta Prudenza, avuta dalla seconda moglie. Ha avuto tre mogli, Teodora Crisolora, Orsina Osnaga e Laura Maggiolini, le ultime due milanesi. Le altre tre figlie sono ancora in casa, Partenia, Pandora e Giulia; la prima vuole entrare in monastero e le altre due nubili sono da dotare. F. le affida alla benevolenza del S. Padre.
Authors and cited texts: Homerus
Lexicon index: aestas
debacchor
loetalis
magnitudo
morbus
pecunia
pestiferus
pestilentia
truculentia
utilitas
viduitas
virtus
Onomastic-Persons Index: Achille 
Apollo 
Chirone 
Ciro II 
Creso 
Crisolora Teodora, (prima) moglie di Francesco 
Dionisio I 
Filelfo Augusta Prudenzia 
Filelfo Giulia, figlia di Francesco 
Filelfo Pandora, figlia di Francesco 
Filelfo Partenia, figlia di Francesco 
Giunone 
Maggiolini Laura 
Osnaga Orsina, (seconda) moglie di Francesco 
Name-Place Index: Roma 
Bibliography Citation: Carlo de' Rosmini, Vita di Francesco Filelfo da Tolentino, vol. II, Milano, Mussi, 1808. pp. 439-44. (link)
Silvia Fiaschi, Filelfo fra Ippocrate e Galeno: fonti mediche e rapporti con i physici, in Philelfiana. Nuove prospettive di ricerca sulla figura di Francesco Filelfo. Atti del seminario di studi (Macerata, 6-7 novembre 2013), a cura di Silvia Fiaschi, Firenze, Olschki, 2015 (Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Quaderni di «Rinascimento», 51), pp. 119-46: 127-8 e n. 19.
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp .1844-6.
Responsible: Salvatore Costanza (2015-06-01)
Reviewer: Chiara Kravina (2023-03-01)
Last edit: 24-Jan-2023
Creation: 24-Jan-2023
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