Angelus, Actiolae manans ab origine gentis

nobilitate simul et probitate canet.

L'epigramma si apre con una lunga celebrazione della prestigiosa famiglia Acciaiuoli: infatti la Fama generata dalla virtù si innalza volando sopra le nubi e le stelle; come Pegaso nato dal sangue di Medusa, perpetra la memoria di Perseo, così Angelo, di sangue illustre, è ancor più insigne per la sua bontà. La sua famiglia si era distinta per i possedimenti in Grecia, che egli avrebbe potuto ottenere come legittimo erede, ma ha preferito lo statuto di cittadino a quello di signore e principe, restando in Italia, onorevolmente accolto a Firenze.

- Nel testo F. enumera vari territori greci che fra il XIV ed il XV secolo passarono sotto il dominio degli Acciaiuoli; fra questi, la contea di Zacinto e Cefalonia, ed il ducato di Atene, ottenuto da Neri nel 1388.
- Metro: distici elegiaci; 26 versi.