Epigramma d'invito a cena da Catone Sacco

Dati opera: De iocis et seriis, II 36
Dedicatario/Destinatario: Sacco Catone 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 51r-v
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Quod prope, Sacce, diem tibi sum conviva futurus
Explicit: 
obiiciant; facito rumor ut iste cadat.
Parole chiave / keywords: amicizia
Regesto: 
F. immagina di essere ospite a cena a casa del Sacco e lo incoraggia a preparare un abbondante banchetto, secondo costumi cirenaici. Dal canto suo, l'autore contribuirà portando nove giovani donne, per questo l'amico dovrà fare in modo che la sua austera moglie non sia in casa, dove dovrà trovarsi solo una serva. Badi quindi il Sacco, tenere sotto controllo la gotta che lo affligge durante la cena, e smentisca le accuse di taccagneria in circolazione sul suo conto.
Autori e testi citati: Lucretius (V 1074)
Martialis (III 63, 4; XIV 218, 2)
Indice lessicale: avarus
balsamum
caena
crimen
cunnus
Cyrenaicus
herculeus
mentula
oleo
pecten
pilosus
podagra
rumor
Stoicus
stomachus
uxor
vepris
vernula
vis
Note: 
Metro: distici elegiaci; 18 versi.
Riferimenti bibliografici: Paolo Rosso, Catone Sacco tra cultura giuridica e studia humanitatis, in Almum Studium Papiense. Storia dell'Università di Pavia, I. Dalle origini all'età spagnola, tomo I. Origini e fondazione dello Studium generale, a cura di Dario Mantovani, Milano, Cisalpino 2012, pp. 485-502: 68-69, 84. (link)
Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 174, 219-220, 398, 407-408. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-08-11)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-02)
Ultima modifica: 24-gen-2023
Creazione: 24-gen-2023
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