Epigramma apologetico a Pietro Galera

Opera: De iocis et seriis III 33
Dedicatario/Destinatario: Galera Pietro 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 74r-75r
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Sunt quibus invidia dicar, Petre, prodigus et mi
Explicit: 
et nec avaricia tetrius esse aliquid.
Parole chiave / keywords: componimento apologetico
etica
Regesto: 
L'umanista si difende da anonimi detrattori, che per invidia gli attribuiscono gli opposti vizi di prodigalità e di avarizia. F. respinge le accuse, rivendicando di servirsi quanto basta del denaro, che non possiede in grandi quantità; d'altro canto, qualora ne dispone a sufficienza, il Tolentinate si dichiara generoso con i meritevoli, e dichiara di rifuggere come un morbo l'avarizia. Dopo aver richiamato gli exempla classici di Polimestore e di Pigmalione, F. auspica nella magnanimità dello Sforza, così che tutti conoscano la generosità dell'umanista, che conclude celebrando la virtù della munificenza sull'avarizia.
Indice lessicale: avaricia
Deus
facultas
imperium
invidia
magnanimus
meritus
munificus
nummus
pecunia
pestis
prodigus
rabies
sator
virtus
Indice onomastico-Persone: Pigmalione 
Polimestore 
Sforza Francesco I 
Note: 
Metro: distici elegiaci; 22 versi.
Riferimenti bibliografici: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 259-260, 284. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-09-14)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-02)
Ultima modifica: 24-gen-2023
Creazione: 24-gen-2023
Licenza di utilizzo: 
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