Epigramma apologetico a Mattia da Trevi

Dati opera: De iocis et seriis, III 66
Dedicatario/Destinatario: Triviano Mattia 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 91v-92r
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Matthia care, libet tecum quandoque iocari
Explicit: 
iure aliquis possit insimulare probri.
Parole chiave / keywords: amicizia
Regesto: 
Epigramma apologetico indirizzato a Mattia da Trevi, offesosi per alcuni carmi di sbeffeggio del F. sul suo conto. Facendo riferimento al modello della milizia socratica e al metodo dell'ironia del filosofo greco, l'autore ricorda il periodo in cui il maestro sforzesco era ancora suo allievo, e chiarisce che non è Mattia, uomo virtuoso, ad essere il vero destinatario delle sue invettive, giustificate dal rapporto di amicizia che lega il Tolentinate al suo corrispondente.
Autori e testi citati: Horatius, carm. (I 13, 4)
Indice lessicale: amicicia
bilis
flagitium
honestum
iecur
iocor
iocus
medico tiro
militia
sal
scelus
sermo
Socraticus
taelum
tiro
Indice onomastico-Persone: Socrate 
Note: 
L'epigramma si conclude con un ammonimento al Triviano circa le compagnie di sua frequentazione; per questa ragione potrebbe essere messo in relazione con Ioc. II 24 al comune amico Gaspare Venturelli, al quale F. esprimeva la propria contrarietà per i rapporti fra Mattia ed il Porcellio.


Metro: distici elegiaci; 18 versi.
Riferimenti bibliografici: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, p. 308. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-08-03)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-02)
Ultima modifica: 24-gen-2023
Creazione: 24-gen-2023
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