Lettera a Palla Strozzi sulle 'Vite Parallele' di Plutarco

Dati opera: Epistolae collectae I 77
Dedicatario/Destinatario: Strozzi Palla 
Lingua: Latino
Greco Antico
Incipit: 
Non ea sunt mea in te officia, ut tantis me quottidie muneribus tibi devinciendum cures.
Explicit: 
animadverteris quod te delectet, id tibi ducere peculiare. Vale.
Data attestata o attribuita: Florentiae, ex aedibus nostris, pridie Idibus Februarias MCCCCXXX.
Luogo: Firenze (casa propria)
Data normalizzata: 12-feb-1430
Parole chiave / keywords: epistola gratulatoria
manoscritti
Regesto: 
F. in apertura si dichiara obbligato a Palla per il solo fatto che questi lo apprezzi; non c'è dunque bisogno che lo Strozzi si preoccupi di legarlo a sé con doni quotidiani. Si sofferma poi sul fatto di aver contribuito in modo essenziale all'arrivo tra le mani di Palla, da Bisanzio, delle 'Vite' plutarchee: F. l'ha fatto per rispettare una precisa volontà espressa in tal senso dal suocero (il Crisolora, memore del tempo passato a Firenze con Palla) nel proprio testamento (anche perché alla morte di lui il bellissimo codice era molto ambito); F. sottolinea poi che sta ricordando tutto ciò per ribadire il grande attaccamento che da sempre ha avuto per lo Strozzi.
Autori e testi citati: Plutarchus, Vitae Parallelae
Indice onomastico-Persone: Crisolora Giovanni 
Indice onomastico-Luoghi: Bisanzio 
Firenze 
Riferimenti bibliografici: Aristide Calderini, Ricerche intorno alla biblioteca e alla cultura greca di Francesco Filelfo, «Studi Italiani di Filologia Classica», 20 (1913), pp. 204-424: 364 e n. 5. (link)
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. I, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 110.
Responsabile della scheda: Filippo Bognini (2014-07-30)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-28)
Ultima modifica: 23-gen-2023
Creazione: 23-gen-2023
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