Epigramma a Tommaso Tebaldi sulla sopportazione dei dolori

Opera Data: De iocis et seriis, II 15
Recipient: Tebaldi Tommaso 
Authors: Filelfo Francesco 
Source: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 40r-41r
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Language: Latino
Incipit: 
Pierides, Thoma, quem dilexere puellae
Explicit: 
Iupiter et reddit quae meruere bonis.
Keywords: etica
filosofia
Regesto: 
Il carme è un lungo epigramma sulla sopportazione dei dolori, nel quale si distinguono due sezioni: nella prima, F. invita l'amico a rimuovere la sua maschera di falsa felicità e lo esorta a cessare le sue preoccupazioni. La dissimulazione delle emozioni, spiega il Tolentinate, è un atteggiamento comune fra gli uomini dotti, come Enea e Annibale. Nella seconda parte del carme, l'autore invita il Tebaldi a riporre ogni valore in se stesso, rifiutando i beni esteriori ed i valori del volgo, per vivere contento e padrone di sé. Nella terza ed ultima sezione, F. porta a modello se stesso, privo di ogni ricchezza, ma pure quieto e fiducioso in tempi migliori. Fortuna e virtù raramente coesistono: il Tolentinate invita dunque l'amico ad essere forte, a distaccarsi dalle preoccupazioni e ad aver fiducia in ciò che verrà.
Authors and cited texts: Livius (XXX 44, 4-11)
Vergilius, Aen. (I 197-207)
Lexicon index: aether
amicus
amor
animus
ars
bonum
consilium
corpus
cura
decorum
dissimulo
doctus
doleo
fortuna
fulgor
gemma
gravitas
hilaris
honestum
ingenium
iocor
laeticia
mens
natura
olla
preciosus
probitas
pudor
rideo
sal
servilis
simulo
studium
supellex
vigor
vulgus
Onomastic-Persons Index: Annibale 
Enea 
Giove 
Muse 
Note: 
F. richiama nel carme due exempla di dissimulazione dei sentimenti: quello di Enea, che, approdato dopo una tempesta in Libia, rincuora i sopravvissuti nonostante le sue stesse preoccupazioni (Verg. Aen. I vv. 198 e segg.), e quello di Annibale, narrato da Livio (XXX 40, 4-11), che rise mentre i senatori cartaginesi piangevano di fronte alle condizioni di resa imposte dai romani al termine della seconda guerra punica.

Metro: distici elegiaci; 46 versi.
Bibliography Citation: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 186, 204-206. (link)
Responsible: Martina Saraceni (2020-09-12)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-05-01)
Last edit: 22-Jan-2023
Creation: 22-Jan-2023
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