Lettera a Nicodemo Tranchedini con un 'exemplum' plutarcheo
Dati opera: Epistolae collectae XXXIV 4
Autore: Filelfo Francesco
Fonti: Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 402r
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 237v
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 237v
Lingua: Latino
Incipit:
Antigonum regem familiaris quidam, Aristodemus, hortabatur ut sumptus largitionesque tolleret
Explicit:
Num fortasse locupletior factus pontificis maximi munificentia, et amiciciae et officii es oblitus? Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, V Idus Octobres MCCCCLXXI.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 11-ott-1471
Parole chiave / keywords: amicizia
autobiografia
autobiografia
Regesto:
F. si rivolge all'amico Nicodemo Tranchedini, attivo alla Corte Papale con un 'exemplum' tratto da Plutarco, volto ad esaltare la liberalità del re Antigono Monoftalmo, il quale avrebbe rifiutato con sdegno l'esortazione di Aristodemo di abbassare le spese e ridurre i donativi, facendo riferimento agli umili natali del suo malaccorto consigliere, il quale sarebbe stato il figlio di un cuoco. Tale modello è recepito da F. che lo propone alla riflessione del suo destinatario, di cui rimprovera garbatamente il silenzio negli ultimi tempi e lo accusa di essere forse distratto dalla munificenza del Pontefice dai doveri dell'amicizia che li lega reciprocamente.
Autori e testi citati: Plutarchus, Mor. (2 182d)
Indice lessicale: amicicia
coquus
ingenium
ius
largitio
locupletus
munificentia
officium
provoco
splendidus
coquus
ingenium
ius
largitio
locupletus
munificentia
officium
provoco
splendidus
Note:
L''exemplum' sul quale è impostata l'epistola è tratto dai 'Regum et Imperatorum Apophtegmata' di Plutarco (Mor. 2, 182d) § 11 riguardante Antigono I Monoftalmo, generale di Alessandro, satrapo di Frigia, in seguito autoproclamatosi re (307) e perito nella battaglia di Ipso (301), La battuta volta a sottolineare la sua liberalità regale è inserita in un dialogo con il suo comandante Aristodemo di Mileto, impegnato anche come negoziatore da lui e dal figlio Demetrio Poliorcete.
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1455.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-06-09)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-26)
Ultima modifica: 22-gen-2023
Creazione: 22-gen-2023
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Compare nelle collezioni: 03. Philelfiana Re.Phi.Lex. - Repertorium Philelfianum Lexicographicum