Et libros nostrae Sphortiados et cum his una accepi litteras tuas mihi pergratas ut semper

ego, quid mittam tibi praeter litterarum et amoris vicissitudinem, nihil habeo. Vale.

F. ha ricevuto insieme alla lettera dell'Orsini anche i libri della 'Sforziade'. Manifesta all'amico le sue preoccupazioni circa la minaccia turca sempre più incombente e teme il peggio. Si raccomanda all'amico perché presti la massima attenzione alla situazione internazionale e lo tenga al corrente di tutto. Corre l'anno 1463, numero settenario e, in quanto tale, particolarmente sottoposto alla mutabilità degli eventi: F. si augura che questa instabilità astrale si ritorca contro tutti i seguaci di Maometto. Desidera infine ringraziare l'Orsini per avergli mandato in dono, tramite Giovanni Pietro Arrivabene, il grano galatico, che ha molto gradito.