Epigramma a Gaspare da Vimercate con la favola dell'allodola e del contadino

Opera Data: De iocis et seriis, V 40
Recipient: Vimercati Gaspare 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Messis erat tempus, gravidis flavebat aristis
Explicit: 
quid sit opus facto, noveris ac facias.
Keywords: etica
petizione
Regesto: 
Giunto il tempo della mietitura, un contadino chiede al figlio di chiedere aiuto agli amici per la raccolta del grano. Nel campo intanto si trovava un'allodola con i suoi piccoli, che, impauriti, riferiscono le parole del contadino e vorrebbero spostare il nido altrove, ma la madre li rassicura. Al mattino, nessun amico si presenta ed allora il contadino manda il figlio a chiamare i parenti; di nuovo l'allodola dice ai suoi pulcini di non avere paura. Il terzo giorno, quando il contadino si trova di nuovo solo, dice al figlio che il giorno seguente avrebbero mietuto da soli il grano. Solo a questo punto, l'allodola sposta il suo nido altrove.
Chi potrebbe compiere da sé il proprio lavoro, e domanda aiuto, è pazzo; F. conclude ammonendo il destinatario dell'epigramma sul da farsi, che già conosce.
Authors and cited texts: Gellius (II 28, 3-11)
Lexicon index: cassita
falx
negotium
seges
subrideo
tempus
Onomastic-Persons Index: Apollo 
Note: 
L'epigramma è una rielaborazione versificata della celebre favola dell'allodola (vd. lemma cassita) e del contadino tràdita nelle Noctes Atticae di Gellio (II 28, 3-11); la riproposizione filelfiana segue da vicino la struttura ed il lessico del modello antico, per chiudersi con una sentenza finale ed un richiamo diretto al conte Gaspare da Vimercate, destinatario del carme.

Metro: distici elegiaci; 38 versi.
Bibliography Citation: Cesare Picci, Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo, Varallo Sesia, Unione Tipografica Valsesiana, 1911, p. 49.
Responsible: Martina Saraceni (2020-09-07)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-04-30)
Last edit: 21-Jan-2023
Creation: 21-Jan-2023
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