Epigramma a Gaspare da Vimercate affinché moderi le sue lodi

Dati opera: De iocis et seriis, II 57
Dedicatario/Destinatario: Vimercati Gaspare 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 58v-59v
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Quod te nostra iuvat, Gaspar Mercate, Camoena
Explicit: 
at vitium nullis nititur auxiliis.
Parole chiave / keywords: amicizia
Regesto: 
Si tratta di un lungo epigramma nel quale F. invita Gaspare da Vimercate a moderare gli elogi tributati all'attività poetica del Tolentinate, dettati dall'affetto che il conte nutre nei suoi confronti, per non suscitare l'invidia altrui. L'autore preferisce essere meno lodato pur di vivere in tranquillità, ma sottolinea al suo corrispondente che ciononostante, non nutre alcun timore verso gli invidiosi, così come Ercole non ebbe paura dei Pigmei, o come gli usignoli non temono i corvi. L'amico non deve affannarsi troppo in suo supporto: la virtù, conclude il poeta, è in grado di difendersi da sola.
Autori e testi citati: Ammianus Marcellinus (XXII 12, 4)
Indice lessicale: aether
amicicia
amor
Amphitryoniades
bellum
caecus
corvus
fraenum
honestum
laus
livor
otium
pax
periclum
ratio
virtus
vis
vitium
Indice onomastico-Persone: Muse 
Ercole 
Filomena 
Pigmei 
Note: 
Metro: distici elegiaci; 28 versi.
Riferimenti bibliografici: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 190, 231-232. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-08-31)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-04-30)
Ultima modifica: 21-gen-2023
Creazione: 21-gen-2023
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