Epigramma a Galeazzo Maria sulla morte di un cavallo da lui donato

Dati opera: De iocis et seriis, IV 23
Dedicatario/Destinatario: Sforza Galeazzo Maria 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, ff. 104r-105r
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Perpetuum cuiquam, Galeaci, iure vocari
Explicit: 
est hominum generi sorte vel arte datum.
Parole chiave / keywords: filosofia
scambi di doni
Regesto: 
L'epigramma informa il futuro duca sulla morte per polmonite del cavallo che Galeazzo Maria aveva precedentemente donato al poeta. Dopo un lungo elogio della bellezza dell'animale, il carme offre il pretesto per una riflessione sull'inconsistenza delle apparenze esteriori, ed invita il giovane principe a rivolgere le sue attenzioni a Dio, unica fonte di virtù e di beni per l'uomo.
Indice lessicale: ars
cervix
corpus
Deus
equus
fallax
forma
hulcus
inclytus
mediocris
perpetuus
puer
pulmo
ros
tuxis
virtus
Indice onomastico-Persone: Apollo 
Cillaro 
Pandora 
Note: 
Metro: distici elegiaci; 34 versi.
Riferimenti bibliografici: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 324-325, 350-351. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-07-30)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-04-30)
Ultima modifica: 21-gen-2023
Creazione: 21-gen-2023
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