Lettera a Marco Parenti con rimprovero per il ritardo delle sue risposte, per sollevarlo dalla precedente richiesta di un codice di Procopio
Authors: Filelfo Francesco
Opera: Epistolae collectae XLI 36
Language: Latino
Incipit:
Testudineone an cancrino incessu tuas litteras dicam usas, nil arbitror interesset
Explicit:
itaque longior esse nolui. Vale, cum communibus amicis Alamannoque et Bancho, et Musis item.
Attested date: Ex Urbe, Nonis Maiis MCCCCLXXV.
Normalized date: 7-May-1475
Keywords: copisti
manoscritti
manoscritti
Regesto:
F. rimprovera anzitutto Marco Parenti per il ritardo con cui procedono le sue lettere, dal momento che, partite il 20 aprile, sono pervenute a Roma solo ora, il 7 maggio. Poi lo esenta dalla precedente richiesta di un codice di Procopio, dal momento che ha trovato un esemplare a Roma, presso la Biblioteca papale. Sul copista avanza forti dubbi. Fra non molto vedrà gli amici fiorentini, come Alamanno Rinuccini e gli altri, ai quali porge i suoi saluti.
Authors and cited texts: Procopius
Lexicon index: aquobibus
bibliotheca
labor
librarius
merobibus
testudo
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Note:
La richiesta a Marco Parenti di un codice di Procopio tra i manoscritti della Badia fiorentina è formulata nell'ep. XLI 32 del 1 aprile 1475.
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1715.
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Responsible: Salvatore Costanza (2015-04-24)
Reviewer: Chiara Kravina (2023-03-03)
Last edit: 20-Jan-2023
Creation: 20-Jan-2023
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Appears in Collections: 03. Philelfiana Re.Phi.Lex. - Repertorium Philelfianum Lexicographicum