Lettera a Marco Aurelio ancora sul prestito del codice delle sue 'Satyrae', con considerazioni filologiche sul prestito

Dati opera: Epistolae collectae LXV 22
Dedicatario/Destinatario: Aurelio Marco 
Lingua: Latino
Incipit: 
Litterae tuae, quas diutius desyderaram, honestam attulerunt excusationem diuturnioris silentii tui; quibus significas id propterea accidisse
Explicit: 
Nec illud quoque negligendum est: et 'mutuare' dici in voce activa, et item 'mutuari' idem significans, passiva in voce; esseque magis frequentatum 'mutuari' quam 'mutuare'. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, VIII Kal. Augustas MCCCCLXXVI.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 25-lug-1476
Parole chiave / keywords: filologia
scambi di libri
Regesto: 
F. si rallegra finalmente della risposta ricevuta da Marco Aurelio con le scuse per il suo silenzio precedente e si compiace di vederlo sempre all'opera e dedito agli studi. Riguardo al codice delle sue 'Satyrae' che gli invierà in prestito ribadisce che rivuole esattamente lo stesso esemplare e non un altro in cambio a titolo di compenso per quello. Si sofferma, quindi, in alcune considerazioni filologiche sulla concessione in prestito desunte da Cicerone, Terenzio, Plauto.
Autori e testi citati: Cicero
Franciscus Philelfus, Satyrae
Plautus
Terentius
Indice lessicale: commodo
desydero
excusatio
ignavia
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1829-30.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-05-28)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-22)
Ultima modifica: 19-gen-2023
Creazione: 19-gen-2023
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