Epigramma a Cicco Simonetta sulla stesura della "Sphortias"

Dati opera: De iocis et seriis, III 52
Dedicatario/Destinatario: Simonetta Francesco 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, f. 86r
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf.
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Cicche, meus princeps, Musa veneratur et harum
Explicit: 
ingenio. Nil sum, quem facit ipse satis.
Data attestata o attribuita: s.d. (data presunta: 1455-1456)
Parole chiave / keywords: opere filelfiane
ringraziamenti
Regesto: 
F. ringrazia Francesco Sforza, che onora le Muse ed i loro cantori con i suoi doni, ed annuncia la ripresa di composizione della Sphortias, qui personificata, che dopo aver giaciuto addormentata per due anni, ora alza vigile gli occhi. Il poeta si accinge ora a cantare della battaglia fluviale di Casalmaggiore e dello scontro di Caravaggio e chiede all'amico di preservargli il favore del duca, così da meritare le lodi del Tolentinate.
Autori e testi citati: Franciscus Philelphus, Sphortias
Indice lessicale: Eridanus
dormito
dux
munus
oculus
Indice onomastico-Persone: Apollo 
Marte 
Muse 
Sforza Francesco I 
Indice onomastico-Luoghi: Casalmaggiore 
Caravaggio 
Elicona, monte 
Parnaso 
Po, fiume 
Note: 
L'epigramma è verosimilmente successivo a Ioc. III 50 (vd.), pure indirizzato al primo segretario Cicco Simonetta e contenente una petizione destinata a Francesco Sforza. Il riferimento alla ripresa della composizione della Sphortias, da due anni in sospeso, lascerebbe ipotizzare la scrittura dell'epigramma nel corso del 1455-1456, quando F. aveva già messo in circolazione il blocco dei libri I-IV del poema (cfr. lettera ad Antonio Beccadelli del 16 giugno 1456, XIII 32). Ullteriori indizi sulla cronologia del carme sono offerti anche dalle missive nelle quali il Tolentinate chiede ai suoi corrispondenti informazioni sulla battaglia di Casalmaggiore e su quella di Caravaggio (vd. i rispettivi lemmi nell'Indice toponimico).

Metro: distici elegiaci; 14 versi.
Riferimenti bibliografici: Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, p. 258. (link)
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-09-04)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-04-30)
Ultima modifica: 18-gen-2023
Creazione: 18-gen-2023
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