Epigramma a Catone Sacco contro la gotta

Dati opera: De iocis et seriis, II 47
Dedicatario/Destinatario: Sacco Catone 
Fonti: Cesena, Biblioteca Malatestiana, S.XXIII.4, f. 54r-v
Como, Biblioteca Comunale, 2.1.24
Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 93 inf
Piacenza, Biblioteca Comunale Passerini-Landi, 131
Lingua: Latino
Incipit: 
Diique deaeque omnes perdant, Cato Sacce, podagram
Explicit: 
excole continuus, quod viret interius.
Parole chiave / keywords: amicizia
invettiva
malattia
medicina
Regesto: 
F. inveisce contro la gotta che affligge l'amico, e lo esorta a non permettere alla malattia di indebolire anche l'animo, oltre al corpo. Non c'è infatti passione senza dolore, tranne che per l'uomo saggio; se le sofferenze del fisico si possono allontanare, non è possibile fare altrettanto con quelle dell'animo. Per questo l'amico deve impegnarsi affinché la ragione controlli le preoccupazioni che sorgono come serpenti nel suo cuore, senza consentire alla gotta di infiacchire la sua mente. Si ricordi a questo proposito, di ciò che diceva Catone, sul tenere in poco conto le forze del corpo e sul coltivare sempre lo spirito.
Autori e testi citati: Ps. Cato, dist. (II 9)
Indice lessicale: carmen
coluber
dolor
ius
lex
numerus
permotio
podagra
ratio
robur
sapiens
voluptas
Indice onomastico-Persone: Muse 
Note: 
Per il comune tema dell'invettiva contro la podagra, l'epigramma si può accostare ad altri testi poetici filelfiani incentrati su questa malattia, fra i quali la satira per Antonio da Rho (III 3) e l'ode I 8 (vd.), indirizzata ad un anonimo podagroso. Il tema ricorre in molti carmi del De iocis et seriis, incanalandosi nella più ampia tipologia di componimenti poetici dedicati al motivo della malattia, di ascendenza classica e umanistica (altri epigrammi della raccolta infatti sono composti, ad esempio, in occasioni di febbri dell'uno o l'altro destinatario, o per l'idropisia che affliggeva Francesco Sforza).

Metro: distici elegiaci; 18 versi.
Riferimenti bibliografici: Paolo Rosso, Catone Sacco tra cultura giuridica e studia humanitatis, in Almum Studium Papiense. Storia dell'Università di Pavia, I. Dalle origini all'età spagnola, tomo I. Origini e fondazione dello Studium generale, a cura di Dario Mantovani, Milano, Cisalpino 2012, pp. 485-502: 68, 85. (link)
Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, pp. 173-174, 224-225.
Responsabile della scheda: Martina Saraceni (2020-08-11)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-04-30)
Ultima modifica: 18-gen-2023
Creazione: 18-gen-2023
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