Lo Strabone portato da Costantinopoli nel 1427 (e passato a Leonardo Giustinian)

Shelfmark: El Escorial, Biblioteca de San Lorenzo El Real, Τ.II.7
Language: Greco Antico
Physical description: 
Strabo, Geographica, lib. I (ff. 1r-26r), lib. II (ff. 26v-49v), lib. III (ff. 51v-66r; acefalo), lib. IV (ff. 66r-77r; lacunoso), lib. V (ff. 77v-89r; lacunoso), lib. VI (ff. 89v-104r), lib. VII (ff. 104r-118r; incompleto), lib. VIII (ff. 119r-140v), lib. IX (ff. 140v-161r), lib. X (ff. 161v-178r), lib. XI (ff. 178r-194v), lib. XII (ff. 194v-212v), lib. XIII (ff. 212v-231r), lib. XIV (ff. 231r-245v), lib. XV (ff. 245v-265r), lib. XVI (ff. 265r-285r), lib. XVII (ff. 285r-305v), con argumenta per tutti i libri, tranne che per il III.
Material: membr.
Pages: ff. II, 318 (i ff. I-II membr., coevi)
Pagination: moderna a matita per 1-308, che non computa cinque fogli bianchi tra i ff. 50, 51, un foglio bianco dopo il f. 66, un foglio bianco dopo il f. 85 e i tre fogli bianchi finali
Sorting: 1-31¹⁰, 32⁸
File marking: di mano del copista nel marg. inf. est. dell’ultimo verso dei fasc. 1-4, 6-7, 9, 12-13, 15-26, 28-31 (α’-δ’, ϛ’-ζ’, θ’, ιβ’-ιγ’, ιε’-κϛ’, κη’-λα’) e nel marg. inf. est. del primo recto dei fasc. 3-4, 7-26, 28, 30-32 (γ’-δ’, ζ’-κϛ’, κη’, λ’-λβ’), cui si aggiunge una serie di segn. in cifre arabe di mano del sec. XV nel marg. inf. est. del primo recto dei fasc. 6, 8, 9, 11, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 30 e nel marg. inf. est. dell’ultimo verso del fasc. 10
Mise en page: 
285 × 198 = 11 | 14 [198] 62 × 11 | 16 [113] 6 | 38 | 14, rr. 37 / ll. 36 (f. 51r)
Striping technique: a secco, eseguita con strumento meccanico (tipo mastara)
Marginal annotations: 
annotazioni di Francesco Filelfo in greco (f. 46r, 68r); postille latine di mano del sec. XV (Leonardo Giustinian ?; ff. 71v, 84v, 89r); annotazioni di altre mani del sec. XVI (ff. 52v-53v, 59r, 62r).
Place: Costantinopoli 
Issue Date: 12-Aug-1423
Reference sheet: f. 307v
Attested or attributed date: ἐν μηνὶ αὐγούστου ιβ’, ἰνδικτιῶνος α’, ἔτους ςϡλα’
Decoration: 
iniziali maggiori e minori in rosso scarlatto, aggiunte in un secondo momento; rubriche.
Copyst: 
Crisococca Giorgio
Underwriting: 
ἐτελειώθη ἐν μηνὶ αὐγούστου ιβ’, ἰνδικτιῶνος α’, ἔτους ςϡλα’ [= 1423]χειρὶ μὲν γραφεῖσα διακόνου Γεωργίου τοῦ Χρυσοκόκκη· ἀναλώμασι δὲ καὶ δαπάναις Φραγκίσκου τοῦ Φιλέλφου·ἴδιον κτῆμα τὴν βίβλον ποιησαμένου.
ὧδε γεωγραφίη λάχε Στράβωνος τέλος ἤδη· | ἣν Χρυσοκόκκης γράψε Γεώργιος χερσὶν ἑῆσι· | Φραγκίσκου Φιλέλφοιο πόροντος διφθέρας καὶ τἄλλα | ἀναλώματα πάντα·ποιησαμένου ἑὸν κτῆμα| πυκτίδα ἀρίστην ἄγαν· ἠδὲ σοφίας πλήρη (f. 307v).
Binding: 
quattrocentesca alla greca in assi coperte in cuoio (sul piatto posteriore la decorazione è formata con ferri raffiguranti l’aquila imperiale); taglio dorato.
Provenance: 
Francesco Filelfo; Leonardo Giustinian (dal 1427); Bernardo Giustinian suo figlio; acquistato a Venezia da Niccolò Barelli nel 1572 per Filippo II insieme ad altri 21 codici destinati alla biblioteca dell’Escorial.
Note: 
- Il copista (Giorgio Crisococca ) si evince dalla sottoscrizione a f. 307v.
- Secondo Diller (Strabo, cit., p. 99) lo Scor. Τ.II.7 è copia del ms. 204 (Vladimir 506) del Museo Storico di Mosca, che lo stesso Diller attribuiva a Giorgio Crisococca: il manoscritto di Mosca è in realtà opera dell’anonimo copista dell’Esichio Marc. gr. Z. 622 (e va aggiunto quindi all’elenco dei suoi codici messo insieme in Speranzi, Copista del Lessico, cit.). La sottoscrizione di Crisococca nello Scorialense prova che il manoscritto fu tra quelli portati in Italia nel 1427 elencati in una famosa epistola di Filelfo ad Ambrogio Traversari (v. e. g. Calderini, Ricerche, p. 217, n. 2). È verisimile che allora il codice fosse privo di legatura e che sia stato legato per la prima volta in Italia: di fronte a una coperta quattrocentesca come quella che lo Scor. Τ.II.7 ancora conserva, non si comprenderebbe infatti altrimenti la presenza della serie di segnature dei fascicoli in cifre arabe apposte da mano quattrocentesca, evidentemente affinché un legatore ignaro di greco (per il quale le segnature di Crisococca non avevano significato) potesse ricostruirne la corretta sequenza. Le testimonianze di varie lettere di Filelfo raccolte da Calderini, Ricerche, pp. 393-394 provano che il codice era tra quelli passati a Leonardo Giustinian all’approdo in Italia del Tolentinate: nel 1448 era ancora nelle mani di suo figlio Bernardo (al Giustinian potrebbero appartenere alcune postille latine sullo Scorialense). Il pur tardo acquisto a Venezia da parte di Niccolò Barelli si accorda perfettamente con l’ipotesi che lo Strabone non sia mai tornato nelle mani di Filelfo.
Bibliography Citation: Catálogo de los códices griegos de la Biblioteca de El Escorial por el P. A. Revilla Agustino [dal 2 vol.] por Gregorio de Andrès, Madrid, Imprenta Helénica, 1936-1967, pp. 471-472.
Diller Aubrey, The Textual Tradition of Strabo’s Geography. With Appendix: The Manuscripts of Eustathius’ Commentary on Dionysius Periegetes, Amsterdam, A. M. Hakkert, 1975, pp. 104-105.
Thierry Ganchou, Les ultimae voluntates de Manuel et Iôannès Chrysolôras et le séjour de Francesco Filelfo à Constantinople, «Bizantinistica. Rivista di studi bizantini e slavi», 7 (2005), pp. 185-285: 254-255. (link)
Paolo Eleuteri, Libri greci a Venezia nel primo Umanesimo, in I luoghi dello scrivere da Francesco Petrarca agli albori dell'età moderna. Atti del Convegno internazionale di studio dell'Associazione italiana dei paleografi e diplomatisti (Arezzo, 8-11 ottobre 2003), a cura di Caterina Tristano, Marta Calleri e Leonardo Magionami, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2006 (Studi e ricerche, 3), pp. 69-84: 80.
David Speranzi, Il copista del Lessico di Esichio (Marc. gr. 622), in Storia della scrittura e altre storie, a cura di Daniele Bianconi, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei. Scienze e Lettere, 2014, pp. 101-146. (link)
Teresa Martínez Manzano, De Bizancio al Escorial. Adquisiciones venecianas para la biblioteca regia de Felipe II: collecciones Dandolo, Eparco, Patrizi, Merida, Editora Regional de Extremadura, 2015, pp. 22, 57. (link)
Pinakes | Πίνακες, scheda (ultima consultazione dicembre 2023). (link)
Responsible: David Speranzi (2016-07-01)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-12)
Last edit: 18-Jan-2023
Creation: 18-Jan-2023
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