Diogene Laerzio e gli Opuscula di Teofrasto portati in Italia da Costantinopoli

Segnatura: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urbinate Greco 108
Lingua: Greco Antico
Contenuto: 
Diogenes Laertius, Vitae philosophorum (ff. 1r-104r)
Theophrastus, De igne (frag. 3; ff. 109r-114v), Metaphysica (frag. 12; ff. 114v-118r), De lapidibus (frag. 2; ff. 118r-122r), De sudore (frag. 9; ff. 122r-124v), De vertigine (frag. 8; ff. 124v-125v), De lassitudine (frag. 125v-126v), De piscibus (ff. 126v-128r), De ventis (ff. 128r-133v), De odoribus (ff. 133v-138r)
Aristoteles, De Xenophane, De Zenone, De Gorgia (ff. 139r-143r), Mirabilium auscultationes (ff. 143r-151v)
Materiale: cart.
Consistenza: ff. III, 156 (i ff. I-II cart., coevi alla legatura; il f. I non num., il f. II num. a; il f. III membr. del sec. XV, num. b)
Numerazione: mod. a penna per 1-149, che non computa i fogli bianchi
Fogli bianchi: ff. 104v-108v, 152r-156v
Fascicolazione: 1-10¹⁰, 11⁸, 12-15¹⁰, 16⁸ (il fasc. 16 è un quinione mutilo degli ultimi due fogli, bianchi)
Segnatura dei fascicoli: di mano del copista al centro del marg. inf. dell’ultimo verso dei fasc. 1-10 (α’-ι’), 15 (δ’), nel marg. sup. est. del primo recto del fasc. 8 (η’), sotto l’angolo inferiore esterno dello specchio di scrittura dell’ultimo verso dei fasc. 12-14 (α’-γ’), 15 (ιδ’), nel marg. inf. est. dell’ultimo verso del fasc. 14 (γ’)
Formato: in-4°
Mise en page: 
272 × 195 = 6 | 19 [186] 27 | 34 × 18 | 7 [125] 5 | 40, rr. 35 / ll. 35 (f. 109r)
Tecnica di rigatura: rigatura a secco, eseguita con strumento meccanico (tipo mastara)
Annotazioni marginali: 
al f. 61r-v marginalia di Angelo Vadio
Luogo: Costantinopoli 
Datazione attestata o attribuita: sec. XV terzo decennio (ante 1427)
Decorazione: 
eseguita dal copista in rosso: fasce e linee decorative; iniziali maggiori ornate con elementi fitomorfi, iniziali semplici, titoli; aggiunti al momento dell’ingresso nella biblioteca di Federico da Montefeltro lo stemma miniato del duca entro una corona d’alloro con le iniziali F. D. nel marg. inf. del f. 1r e l’antiporta con oro al f. IIIv.
Copista: Teodoro 
Provenienza: 
Francesco Filelfo; Angelo Vadio (morto tra il 1476 e il 1482); Federico da Montefeltro (tra il 1476 e il 1482); Biblioteca Apostolica Vaticana (dal 1657).
Note di possesso: ἥ βίβλος αὕτη τοῦ Φραγκίσκου τοῦ Φιλέλφου ἐστίν (f. 104r, erasa, ma ancora visibile con chiarezza); ἥ βίβλος αὕτη τοῦ Φραγκίσκου Φιλέλφου ἐστίν (f. 138v); ἥ βίβλος αὕτη τοῦ [Φραγκίσκου] τοῦ [Φιλέλφου] ἐστίν, ἥ βίβλος αὕτη [τοῦ Φραγκίσκου τοῦ Φιλέλφου] ἐστίν (f. 151v, ripetuta due volte e col nome di Filelfo eraso).
Note: 
- Le molteplici serie di segn. fasc. apposte dal copista, non del tutto coerenti tra loro, mostrano che il ms. fu concepito per blocchi successivi, da assemblare in un secondo momento. Il codice, d’altra parte, restò per qualche tempo privo di legatura, come attesta la presenza delle tre note di possesso di Filelfo, distribuite alla fine di gruppi di fascicoli dalla potenziale circolazione indipendente.
- Il copista, Teodoro, è ricordato come diacono, νομικὸς καὶ ὑπομνηματογράφος della Grande Chiesa.
Riferimenti bibliografici: Cosimo Stornajolo, Codices Urbinates Graeci Bibliothecae Vaticanae, Romae, ex typographeo Vaticano, 1895, pp. 166-168 nr. 108. (link)
Henri Omont, Un nouveau manuscrit de la Rhétorique et la bibliothèque grecque de Francesco Filelfo, «La Bibliofilia», 2 (1900-1901), pp. 136-140: 139. (link)
Aristide Calderini, Ricerche intorno alla biblioteca e alla cultura greca di Francesco Filelfo, «Studi Italiani di Filologia Classica», 20 (1913), pp. 204-424: 269, 293-294. (link)
Nigel G. Wilson, The Manuscripts of Theophrastus, «Scriptorium. Revue Internationale des études relative aux manuscrits» 16 (1962), pp. 96-102: 100.
Dieter Harlfinger, Die Textgeschichte der pseudo-aristotelischen Schrift Περὶ ἀτόμων γραμμῶν. Ein kodikologisch-kulturgeschichtlicher Beitrag zur Klärung der Überlieferungsverhältnisse im Corpus Aristotelicum, Amsterdam, Hakkert, 1971, pp. 95, 210, 417.
Jürgen Wiesner, Ulrich Victor, Griechische Schreiber der Renaissance. Nachträge zu den Repertorien von Vogel-Gardthausen, Patrinelis, Canart, de Meyier, «Rivista di studi bizantini e neoellenici», 8-9 (1971-1972), pp. 51-66: 56-57.
Walter Burnikel, Textgeschichtliche Untersuchungen zu neun Opuscula Theophrasts, Wiesbaden, F. Steiner, 1974 (Palingenesia, 8), pp. 54-55.
Paolo Eleuteri, Francesco Filelfo copista e possessore di codici greci, in Paleografia e codicologia greca. Atti del II Colloquio internazionale (Berlino-Wolfenbüttel, 17-21 ottobre 1983), a cura di Dieter Harlfinger e Giancarlo Prato, con la collaborazione di Marco D'Agostino e Alberto Doda, I, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1991, pp. 163-179: 177.
David Speranzi, Codici greci appartenuti a Francesco Filelfo nella biblioteca di Ianos Laskaris, «Segno e testo», 3 (2005), pp. 467-496: 478.
Tiziano Dorandi, Diogene Laerzio fra Bisanzio e l’Italia meridionale. La circolazione delle Vite dei filosofi tra la Tarda Antichità e l’età paleologa, «Segno e testo», 5 (2007), pp. 99-172: 105, 163, 165.
Rudolf S. Stefec, Die griechische Bibliothek des Angelo Vadio da Rimini, «Römische Historische Mitteilungen» 54 (2012), pp. 95-184: 144, 159 nr. 75, 166.
David Speranzi, Il copista del Lessico di Esichio (Marc. gr. 622), in Storia della scrittura e altre storie, a cura di Daniele Bianconi, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei. Scienze e Lettere, 2014, pp. 101-146: 122, 123 n. 53. (link)
Pinakes | Πίνακες, scheda (ultima consultazione aprile 2023). (link)
Responsabile della scheda: David Speranzi (2016-04-02)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-11)
Ultima modifica: 18-gen-2023
Creazione: 18-gen-2023
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